domenica 19 aprile 2020

Aggiornamenti dai Progetti: Via Francigena

in collaborazione con Rotary Sant'Andea

Ad oggi il progetto sulla "via Francigena" è in fase di evoluzione anche se a ritmo un po’ meno frenetico visto il cataclisma COVID-19 che si è abbattuto a livello planetario.
Il progetto di valorizzazione turistica è comunque in fermento e deve essere portato a termine per due motivi:

1. per la speranza di un ritorno ad una normalità che non vuol dire un mantenimento di un gattopardesco equilibrio delle cose, ma la storia ci ha insegnato che l’uomo è (e sarà sempre) sempre alla ricerca della conoscenza, sia sperimentale e scientifica, sia delle proprie radici storiche.
2. l’attuale Presidente del Rotary Club Vercelli S. Andrea, Giuseppe Quaglia, si è preso l’impegno di portare a termine il service a favore della città.

Il Club di cui ho avuto la presidenza lo scorso anno si è fuso con il Santhià Crescentino e ha inserito nuove risorse al proprio interno. Questo lo ha reso molto più forte e presente sul territorio e grazie anche a uno scambio con le attività della nostra Consulta1219, vi è una certa sensibilità alle attività culturali e promozionali della nostra bella città.
Il momento storico che stiamo attraversando purtroppo ha (giustamente) dirottato le risorse e le attenzioni su donazioni all’ospedale S. Andrea di Vercelli. Lo dimostrano anche le attività svolte in quest’anno e come documentato dalla carta stampata, le risorse sono state ingenti e frutto di raccolta fondi organizzate proprio dal Club Vercelli S. Andrea con la donazione di tre defibrillatori al nostro ospedale, il noleggio di diversi respiratori per la terapia intensiva oltre a mascherine, disinfettante.

Il progetto comunque dedicato alla Via Francigena andrà a compimento anche se in tempi diversi, sono già state ordinate le panche e i tavoli in pietra per i punti di ristoro che sono stati individuati, all’ingresso di Vercelli adiacente al campo sportivo di Via Baratto e alla Cascina Castellone di Olcenengo.
Le difficoltà non sono poche, perché in un caso siamo all’interno di proprietà privata, nell’altro in territorio comunale. Comunque queste difficoltà sono state superate.
Ad oggi per l’emergenza sanitaria, la piantumazione delle piante come previsto non si può fare, ma le parti in pietra per gli arredi sono già state commissionate e in lavorazione non appena l’emergenza sanitaria lo permette.
Questo implica che la consegna del materiale e la sua inaugurazione potrebbe subire slittamenti anche al mese di settembre. Per noi come Consulta1219 potrebbe essere anche un’opportunità, primo perché la nostra attività oltre a fare parte della progettualità di questa iniziativa, può apportare un ingrediente molto importante, con l’aiuto di Federmanager Vercelli e dei giovani studenti l’istituto ITI Faccio di Vercelli, la creazione di un QR code con una serie di contenuti di orientamento culturale, storico o commerciale a seconda dell’interlocutore che entra in contatto con il nostro territorio.

Quest’idea in collaborazione con gli insegnanti dell’istituto ITI Faccio è in fase di lavorazione già da mesi, ma ha subito una battuta d’arresto per la chiusura delle scuole, quindi uno slittamento dell’inaugurazione di questa iniziativa da parte del Rotary Club Vercelli S. Andrea ci aiuterebbe a concludere il progetto con i ragazzi coinvolti nell’iniziativa.

Un punto di ristoro per il pellegrino che si sposta da altri paesi che arriva o transita nella nostra città. Un’opportunità che dovremo sviluppare e cogliere anche in vista di una rinascita post COVID-19 da un punto di vista umano, storico e di sviluppo per il nostro territorio.

Arch. Paolo Mensa
Presidente Consulta1219


venerdì 17 aprile 2020

A Vercelli il primo atelier di moda in Europa

Tacuinum sanitatis e i Centori

Questa breve nota sui primi trattati sanitari nella storia occidentale è il primo contributo alla valorizzazione dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, che nel 2024 compierà 800 anni dalla fondazione.
L’ospedale è il più antico ancora funzionante in Italia settentrionale ed è uno tra i più antichi ospedali attivi in Italia.

I Tacuina sanitatis (qui moltissime immagini tratte dai Tacuina) sono codici miniati del XII XIII secolo che trattano i sei argomenti fondamentali per la salute: cibi e bevande, movimento e riposo, aria buona, sonno frequente e regolazione dei sentimenti.

Arrivati dal mondo arabo in Sicilia o a Napoli, conobbero una rapida e vasta diffusione, che consentì al mondo europeo di conoscere le norme igieniche e dietetiche della medicina razionale araba, modificando radicalmente le pratiche mediche occidentali, legate ad usi della tradizione e a credenze magiche e religiose.

In ogni Tacuinum il testo occupa poche linee al piede di ogni foglio, che è occupato da una miniatura sulla materia in esame.
Le miniature rappresentano piante, ortaggi, frutti assieme a persone che ne indicano i metodi di coltivazione, di raccolta o di preparazione. Sono raffigurati anche interni di botteghe nelle quali si scorgono prodotti salutari e venditori pronti a venderli o a prepararli.
In pratica ogni Tacuinum sanitatis è la versione medievale delle nostre enciclopedie mediche.
I Tacuina sono una fonte iconografica eccezionalmente ricca per lo studio di aspetti molto diversi della vita medievale.
L’immagine (qui a lato) riproduce una sartoria, nella quale si vendono pregiati tessuti di seta; la miniatura arriva da un manoscritto del Tacuinum Sanitatis conservato alla Osterreichische  Nationalbibliothek di Vienna.

L’immagine si adatta perfettamente a parlarci della famiglia vercellese dei Centorio (più nota come Centori o Centoris).
I Centorio erano ricchissimi commercianti proprietari dell’intero isolato ove sorge l’attuale palazzo Centori, compresa la Roggia Molinasso, che l’attraversa e forniva l’energia idraulica per la follatura del panno.
I Centorio commerciavano pellicce preziose e tessuti ancor più raffinati e costosi in seta e oro.
Le loro botteghe si affacciavano sull’attuale Corso Libertà (la Roggia di mezzo)
La ristrutturazione fine quattrocentesca in stile bramantesco allestì quello che possiamo ben definire il “primo atelier di moda” in Europa.

Le due immagini in bianconero del palazzo Centori qui sotto sono Foto-Marbug del 1920 circa, prima del restauro mentre l'altra è recente