venerdì 17 aprile 2020

A Vercelli il primo atelier di moda in Europa

Tacuinum sanitatis e i Centori

Questa breve nota sui primi trattati sanitari nella storia occidentale è il primo contributo alla valorizzazione dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, che nel 2024 compierà 800 anni dalla fondazione.
L’ospedale è il più antico ancora funzionante in Italia settentrionale ed è uno tra i più antichi ospedali attivi in Italia.

I Tacuina sanitatis (qui moltissime immagini tratte dai Tacuina) sono codici miniati del XII XIII secolo che trattano i sei argomenti fondamentali per la salute: cibi e bevande, movimento e riposo, aria buona, sonno frequente e regolazione dei sentimenti.

Arrivati dal mondo arabo in Sicilia o a Napoli, conobbero una rapida e vasta diffusione, che consentì al mondo europeo di conoscere le norme igieniche e dietetiche della medicina razionale araba, modificando radicalmente le pratiche mediche occidentali, legate ad usi della tradizione e a credenze magiche e religiose.

In ogni Tacuinum il testo occupa poche linee al piede di ogni foglio, che è occupato da una miniatura sulla materia in esame.
Le miniature rappresentano piante, ortaggi, frutti assieme a persone che ne indicano i metodi di coltivazione, di raccolta o di preparazione. Sono raffigurati anche interni di botteghe nelle quali si scorgono prodotti salutari e venditori pronti a venderli o a prepararli.
In pratica ogni Tacuinum sanitatis è la versione medievale delle nostre enciclopedie mediche.
I Tacuina sono una fonte iconografica eccezionalmente ricca per lo studio di aspetti molto diversi della vita medievale.
L’immagine (qui a lato) riproduce una sartoria, nella quale si vendono pregiati tessuti di seta; la miniatura arriva da un manoscritto del Tacuinum Sanitatis conservato alla Osterreichische  Nationalbibliothek di Vienna.

L’immagine si adatta perfettamente a parlarci della famiglia vercellese dei Centorio (più nota come Centori o Centoris).
I Centorio erano ricchissimi commercianti proprietari dell’intero isolato ove sorge l’attuale palazzo Centori, compresa la Roggia Molinasso, che l’attraversa e forniva l’energia idraulica per la follatura del panno.
I Centorio commerciavano pellicce preziose e tessuti ancor più raffinati e costosi in seta e oro.
Le loro botteghe si affacciavano sull’attuale Corso Libertà (la Roggia di mezzo)
La ristrutturazione fine quattrocentesca in stile bramantesco allestì quello che possiamo ben definire il “primo atelier di moda” in Europa.

Le due immagini in bianconero del palazzo Centori qui sotto sono Foto-Marbug del 1920 circa, prima del restauro mentre l'altra è recente





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