martedì 30 giugno 2020

I Borghi Franchi costruiti da Vercelli: un primato italiano

Il comune di Vercelli, nella sua massima espansione tra la fine del 1100 e il 1200 si assicura il controllo dei confini con una serie di Borghi Franchi, realizzati utilizzando leve fiscali, quali l’esenzione dal fodro e la concessione gratuita della proprietà immobiliare dei terreni edificabili a chi partecipa ai lavori o vi si insedia definitivamente.

Anche altri Comuni come Milano, Pavia, Como e Lodi concedono privilegi di natura fiscale o economica a comunità del contado come Erba, Orsenigo, Lecco, Cantù e Treviglio nel milanese, Vigevano, Voghera e Suardi nel pavese, Moltrasio nel contado di Como. Stesso trattamento viene riservato agli immigrati nei borghi nuovi costruiti da Lodi.
Grazie a Monsignor Giuseppe Ferraris (“Borghi e borghi franchi quali elementi perturbatori delle pievi” – 1982) sappiamo che Vercelli vive in quell’epoca “una furia edificatoria”, con oltre venti nuovi Borghi Franchi, che testimoniano la sua potenza economica e politica e le conferiscono un primato assoluto nell’Italia del tempo.

Vercelli fa sorgere Villanova (1197), Piverone (1202), Magnano (1204), ricostruisce Trino (1210) dopo la sua devastazione attorno al 1182, Borghetto di Po (1217) ben presto estinto, Tricerro (1218), Casalvolone (1223), Caresana (1233), Crescentino (1242), Gattinara (1242), Castelletto Cervo (1254), Livorno (1254), Mongrando (1254), Serravalle (1255), Tronzano (1256), Cavaglià (1257), Peronasca oggi Pernasca presso Vinzaglio (1258), Borgo Nuovo di Dora, Uliaco presso Moncrivello (1261), Balzola (1269), Borgo d’Alice oggi Borgo d’Ale (1270), Azeglio presso Ivrea (1270).
Natura simile ai Borghi Franchi hanno, durante la dominazione del Comune di Vercelli, anche le realtà di Carpanetto, Salasco, Rive, Robbio, Palestro, Confienza.

Nel “Borgo della Pieve”, come è chiamata Gattinara, il 30 marzo 1242 confluiscono gli antichi abitati di Loceno, Rado, Lozzano e Locenello. 
Il Comune di Vercelli, sulla riva destra del fiume Sesia, edifica Serravalle il 13 marzo 1255, con la fusione dei paesi di Naula, Bornate e Vintebbio.
I due Borghi franchi segnano una vittoria politica del Comune di Vercelli, che agisce su territori di pertinenza del vescovo e non sotto la sua giurisdizione. In entrambi i casi Vercelli sfrutta controversie interne, per garantirsi il controllo del passaggio verso la Valsesia.

Fra i tanti, Gattinara è il Borgo Franco considerato emblematicamente il “caso studio italiano”.

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